Il testo proposto prende spunto dal Segno della Croce, il simbolo fondativo della religione cristiana. L’autore ha voluto così significare le riflessioni e i sentimenti che tale simbolo risveglia in lui attraverso la suggestione della musica che ha composto come accompagnamento alle parole di preghiera.
Quando la musica incontra la preghiera, il sentimento che nasce è soave e ricolmo di speranza.
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, edito Sanpino, il nuovo lavoro di Salvatore Lanno, autore di diversi libri, musicista e giornalista, non è una raccolta di preghiere né di note, bensì uno scrigno che custodisce preghiere e suoni che amalgamandosi meravigliosamente consentono all’animo di mettersi in ascolto di Dio e di lasciarsi andare alle più intense emozioni. “Dedico queste preghiere a tutti quelli che hanno avuto la possibilità di ascoltarle e ‘sentirle’”- evidenzia l’autore, erigendo così un viaggio nei sentimenti e nelle storie più intime che solo la preghiera e la musica possono provocare. Autore di profonda sensibilità e passione in tutte le sue iniziative, Lanno sottolinea la potenza e la dolcezza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Quel Padre che riesce sempre a stare vicino ai figli trasmettendo principi e valori, quel Figlio che rappresenta una nuova vita e una nuova opportunità, quello Spirito che fa dialogare gli angeli sprigionando amore. Il Divino, dunque, che nell’ “esempio” più grande di infinito amore, incontra l’umano anche nei “ruoli” e nei vissuti della quotidianità. Un volume le cui note compongono storie bellissime, le radici di ogni storia, il passato, il presente e persino il futuro; disegnando con i colori della preghiera più genuina, quella che suscita una lacrima, un sorriso, un’invocazione, un ricordo, una supplica, un rimpianto, un sogno, la speranza più nascosta capace di irrompere, in ogni circostanza, nel profondo di ciascuno, scavare nell’intimo di vite che, seppure inconsapevolmente, sono musiche e preghiere. Un viaggio introspettivo e spirituale, quello di Lanno, frutto di impegno, competenza, determinazione, amore per l’arte in tutte le sue forme, in grado di imprimere scie luminose di puro incanto.
S. Condito / R. Paone
Ogni artista ha un animo sensibile, a modo suo ovviamente, ed è in grado di trasmutare facilmente le proprie emozioni in note, sul pentagramma. Attraverso la musica che sente dentro è in grado di arrivare all’animo delle persone! Come affermava J. S. Bach: «La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori».
Salvatore Lanno
Certo non si tratta di cose nuove: ne abbiamo sentito parlare fin da bambini, abbiamo ascoltato letto incontrato interiorizzato in tanti e svariati modi l’idea di Dio trino e unico, di una Trinità beata che è creatrice e che ci ama.
Però la musica, questa musica in particolare, può aiutarci non dico a penetrare tale incommensurabile mistero (nessuna opera umana può farlo), ma ad assaporarlo in maniera viva e vicina, questo sì: uno dei ruoli dell’arte è proprio quello di favorire un incontro particolare, caratteristico, sia con le cose del mondo sia con quelle divine.
Francesco Gatta